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  • chiriattigiovanni6

No Signal - la decadenza della TV italiana.



Nella televisione italiana è ormai universalmente diffuso il talk show politico, dove politici, giornalisti e opinionisti (oltre che medici in questo periodo storico) si confrontano sui temi d’attualità. L’intento di questi programmi dovrebbe essere quello di fornire nuove informazioni, anche se ormai di esclusivo c’è poco o nulla: per appurare qualcosa basta una ricerca veloce su Internet oppure seguire anche uno solo dei tanti programmi in rete. Forse anche per questi motivi, oltre che per la ripetitività degli argomenti trattati, negli ultimi mesi gli ascolti dei talk show politici sono drasticamente calati, ciononostante la linea affrontata dai conduttori non è sostanzialmente cambiata: stesse facce, stessi temi, stesse discussioni. È ormai pratica diffusa (non solo delle televisioni private) sfociare in liti o contrasti, sacrificando una parte di informazione a beneficio dell’audience (che in realtà non ripaga più, almeno stando agli ultimi dati). Se ormai si contano sulle dita di una mano i talk che non sono caduti in questo giochino infernale, sull’argomento negli ultimi mesi si è assistita ad una vera e propria perseveranza. Gli spettatori vorrebbero qualcosa di nuovo, o quantomeno vorrebbero contesti non urlati dove sentir esporre civilmente le tesi diverse dei vari interlocutori. E così si è assistita ad una fuga vera e propria sulle varie piattaforme o, nel caso dei meno pratici, su programmi più tranquilli o sui film delle reti minori. Da un po’ di tempo sostengo la sconfitta su tutta la linea dei media, compresi quelli online e i giornali nazionali, soprattutto nella gestione delle informazioni che riguardano la pandemia. Nel caso televisivo i numerosi scontri, i dibattiti tra medici (spesso e volentieri gli stessi) e non addetti ai lavori ha portato tanta gente in confusione e ha suffragato le più disparate ipotesi, spesso e volentieri lontane dalla realtà. Adesso sarebbe il momento per i vertici televisivi di guardarsi in faccia e di dirsi che è arrivato il momento di fare informazione vera, non subdola, superficiale o urlata. Viviamo una fase dove il populismo sembra avere meno presa sulla gente, per questo sarebbe opportuno un cambio di rotta vero, deciso. Che poi serva ben altro per rivoluzionare una televisione italiana ancorata tutt’ora a retaggi e luoghi comuni è indubbio, ma si cominci da questo. Basta rincretinire la gente con urla e sceneggiate!


di Lorenzo Di Lauro


E tu cosa ne pensi? faccelo sapere nei commenti su IG: @ilsalmone_

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