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  • chiriattigiovanni6

Donne che odiano le donne



Devo dire che questa volta la realtà supera la fantasia: c’è un gruppo di lesbiche che odia le donne trans. Il motivo? A detta loro non sono donne!

Per quanto scoprire una cosa del genere abbia fatto apparire una smorfia di perplessità sul mio viso, non sono stupito. Di fatto l’essere umano è capace di tutto, voglio dire, c’è gente convinta che il vaccino sia il tentativo delle lobby di iniettarci un microchip. Perciò non mi sconvolge poi così tanto sapere che alcune menti sono capaci di partorire stronzate di così grossa portata.

La cosa che mi ha fatto sbellicare di più sono le motivazioni. Esse vanno da quelle più “serie”, come per esempio: includere le donne trans vorrebbe dire fare passi indietro nella lotta femminista; oppure che il riconoscimento deve essere dato in base al sesso e non al genere al quale si sente di appartenere (quest’ultima forse dovrei includerla tra le “non serie”); fino ad arrivare a quelle “per niente serie”: che essere una donna trans è una scusa per invadere gli spazi delle donne per stuprarle o che gli uomini trans gender fanno tutto questo per avere i privilegi maschili; oppure che le donne sono coloro che hanno il ciclo. In pratica se per qualche motivo, facendo i dovuti scongiuri, non doveste più avere le mestruazioni, sappiate che per questo gruppo di fondamentaliste voi smettete di essere donne.


Ma le donne che odiano le donne non si limitano a questo. Parliamo di Miss Francia? Parliamo di Miss Francia!

La competizione è finita al centro del ciclone per una causa intentata da un gruppo di femministe che la riterrebbe sessista.

Ma aspettate un momento! Perché la linea che divide il sessismo dall’emancipazione è un linea che viene posta e tolta a proprio piacimento. Mi chiedo: ma una donna che partecipa a Miss Questo o Miss Quello, è vittima del sessismo oppure è emancipata perché sceglie in maniera libera di partecipare ad un contest e quindi di farsi spazio nel sistema grazie alle proprie doti tra cui la bellezza? Da quando in qua la bellezza è un qualcosa da punire? Da quando in qua una scelta libera è ritenuta una minaccia? Magari si è anche allenata per anni andando in palestra e mangiando sano pur di arrivare fin li, per sua scelta personale. Perché un determinato contesto va bene e un altro no? È vero, alcune ragazze si fanno del male pur di arrivare ad una certa forma fisica. Ma per tutte le altre che invece lo scelgono consapevolmente e non ne soffrono? Chi ha bisogno va aiutato. Ma chi sceglie? Le body builder scelgono. Andrebbero persuase dal loro intento?


E le ragazze che si iscrivono ad Onlyfans allora? Perché nessuno le attacca? Eppure, non facciamo gli ipocriti, fanno soldi col proprio corpo mediante foto e video nelle quali si masturbano e fanno sesso. Fanno soldi grazie ai segaioli che si abbonano ai loro canali e praticano autoerotismo. Perché nessuno le attacca? Perché nessuno fa causa alla piattaforma? Perché vengono viste come “emancipate”? E Miss Francia allora? Guardate che ci è andata con le sue gambe alle selezioni, mica l’hanno rapita e trasportata con la forza. Perché se una donna che ritiene giusto partecipare ad un determinato contesto deve essere contestata? Probabilmente e sicuramente avrà molto rispetto delle altre donne. Perche deve essere colpita?

Si, so già a cosa state pensando: eh, ma le competizioni di bellezza impongono determinati standard. E allora? Non guardarli! Anche le competizioni sportive richiedono determinati standard. Ci sono sportivi che seguono diete ferree e non possono pesare un chilogrammo in più o un chilogrammo in meno. Cosa dovremmo fare? Incazzarci perché “questo sistema fa male alla salute e reprime la libertà di mangiare e di sentirsi bene col proprio corpo anche con un chilo in più”? Oppure, già me le immagino in fila ad urlare: “una brava lottatrice è capace di pestarti anche con due chili in più!” – e avrebbero ragione se non fosse che una determinata disciplina ha determinati standard - . Le stesse sportive ti guarderebbero e ti direbbero: “ma perché non ti fai gli affaracci tuoi?”. Esattamente la stessa frase che potrebbe dirti Miss Francia: “ehi, ho scelto io di essere qui. Mi piace, lo voglio, sono felice di aver vinto e nessuno ti ha chiesto niente”.

Io neanche guardo questa tipologia di programma TV ma di certo non impongo la mia ragione. Ci sono donne che vogliono partecipare a tutto questo e sono libere di farlo come è libero chi vuol criticare ma non può imporre la sua, fregandosene dei pareri altrui e soprattutto delle visioni altrui. Ci sono donne che scelgono di studiare, laurearsi e poi decidono di inseguire questo loro sogno. Ci sono donne che studiano, si laureano e diventano dottori, architetti, ingegneri. Ci sono donne che scelgono di essere casalinghe senza nessuna costrizione. Ci sono donne che scelgono di abbandonare la scuola e dedicarsi al lavoro; esiste tutto questo e negarlo vuol dire negare la realtà e questa non si può negare, c’è, esiste.

Non capisco perché si faccia una selezione dei bersagli da colpire con retorica trita e ritrita. Mi verrebbe da pensare che forse, sotto il velo di lotta, si celano risentimenti personali più profondi, perché altrimenti non mi spiego tali comportamenti!


Io cosa dovrei fare? Criticare le case di moda perché scelgono uomini più belli, più alti, più in forma di me per le loro campagne? Personalmente non mi sento colpito. So che non posso farlo e questo non mi turba. Non raggiungo il metro e ottanta di altezza, perciò non verrei neanche preso in considerazione. E pensate un po’! Non me ne frega un cazzo! Cosa dovrei fare? Dovrei dar vita a delle crociate per distruggere questo modo di pensare? E perché dovrei? Dovrei denunciarle perché “perpetuano la concezione machista”? Ma non fatemi ridere!

Esiste anche un Mr Italia, un Mr Universo. E allora? Pensate che non esistano donne che sbavano dietro a questi personaggi? Dovrei attaccarle? Ditemelo!

E i calciatori? Molti di loro sono sex symbol: alti, muscolosi, tatuati. Un sacco di donne stravedono per loro. Cosa dovrei fare? Denunciare le società calcistiche e i procuratori perché non prendono in considerazione calciatori che hanno un’altra tipologia di fisico? Dovrei incolparli perché strumentalizzano la bellezza maschile per gli introiti?

“Ma i calciatori hanno un talento, le Miss, le soubrette, no” (tale discorso dovrebbe valere anche per i modelli eh eh). Ah si? E tu chi sei per dirlo? Le conosci? Ci ceni insieme? Andate tutti gli anni in vacanza in comitiva? E allora spiegami il perché alcune di loro sono diventate attrici per esempio, con un buon riscontro. Altre presentatrici o giornaliste.

Allora vedete che c’è qualcosa che non va? Vedete che i bersagli sono scelti con cura? Anzi, direi più con impulsività e agendo come si usual dire: di pancia.


E le veline? Sono da colpire anche loro? Sono vittime del sessismo anche loro? Oppure sono ragazze che hanno scelto di intraprendere quella carriera? Magari lo hanno fatto per la fama, per i soldi, o per entrambe le cose. E allora? Vogliono farlo, è un problema? “Eh, ma così portano avanti il sistema sessista e maschilista”. Beh, se è per questo allora anche le pornostar, le stripper, le camgirl, dovrebbero essere messe alla gogna. Perché non accade? Fanno comunque soldi utilizzando il loro corpo, “accontentano” le masse maschili “libidinose”, strumentalizzano il loro corpo perché lo usano per trarre profitto economico. Ma non si possono attaccare perché altrimenti si passa per bigotti e le frange femministe radicali lo sanno, oh se lo sanno. Sono certo che nelle menti della stragrande maggioranza di loro, ci siano pensieri malsani, di odio, di rabbia, nei confronti di queste categorie. Ma è più facile prendersela con la buona, vecchia TV, strumento che ormai sta andando a poco a poco verso il tramonto per lasciar spazio al ben più giovane e aitante web. E quindi meglio puntare su bersagli facili piuttosto che bersagli dove finirebbero per apparire ancor più ridicole e i nodi delle loro proteste insensate verrebbero al pettine. Preferiscono lasciare l’odio, la rabbia, nei meandri della loro mente. Lì, dove la donna si scontra con la donna, dove la donna ha come primo nemico la donna. Lì, dove ci sono donne che odiano le donne.

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